Ottimo modo per coniugare vita casalinga e lavoro, il lavoro da remoto è per qualcuno un sogno che si realizza.
Fino a qualche anno fa la figura del nomade digitale, la persona che viaggia portando il proprio ufficio con sé in una borsa da laptop, era un esemplare raro e spesso invidiato.
Ma le esigenze di chi lavora da remoto possono essere molto diverse: da chi è uno sportivo e apprezza l’idea di passare la pausa pranzo in piscina, a chi viaggia lavorando, o gestisce meglio la propria famiglia grazie allo smart working.
Dato che oggi il remote working si configura come una delle nuove tendenze della ricerca di lavoro, in questo articolo vedremo come capire quale tipo di lavoro da remoto è adatto a te. Troverai anche qualche strategia utile per trovare la posizione lavorativa che più si adatta alle tue esigenze.
Consigli per capire quale lavoro da remoto è adatto a te
Se vuoi davvero capire come trovare un lavoro da remoto adatto alle tue esigenze, focalizzati innanzitutto sulla tua routine:
1) Valuta il fattore stabilità
Come nei lavori di tipo tradizionale, anche nel lavoro da remoto devi considerare innanzitutto quanto tempo vuoi dedicare all'attività lavorativa, e di conseguenza quanta stabilità vuoi ricavarne.
Cerchi un full time? Cerchi un part-time? Preferisci un contratto a progetto?
2) Valuta il fattore flessibilità
Presidierai volentieri la tua scrivania fino alle 10 di sera per completare un progetto, oppure oltre le 8 ore d'ufficio non hai intenzione di lavorare?
Al di là delle valutazioni nel merito, tieni in considerazione questo fattore quando cerchi un lavoro da remoto.
C'è chi preferisce lavorare intensamente sotto scadenza e chi invece ci tiene a distribuire equamente il proprio equilibrio lavoro/tempo libero, dedicando un monte ore giornaliero massimo alla propria azienda.
Inoltre, c’è chi preferisce l’orario d’ufficio e chi invece è più flessibile.
Ovviamente questa valutazione non può essere fatta per tutte le figure lavorative, ma è lecito avere un’idea di massima quando si cerca il proprio lavoro ideale.
3) Valuta le tue abitudini e quelle dell’azienda
Vi sono aziende che da diversi anni gestiscono team sparsi, e possiamo identificare già diversi modelli di gestione dei team sparsi, che dipendono dalle abitudini interne dell’azienda.
C'è chi promuove l'interazione tra i membri del team con continui recap e videochiamate per consultarsi periodicamente sul lavoro svolto.
In alcune aziende le HR investono anche sul coltivare l'engagement dei dipendenti attraverso delle video interviste al singolo worker da condividere con tutta la rete.
Un altro sistema interessante è quello della call casuale: ogni dipendente è tenuto a fare una call breve ogni settimana con un’altra risorsa casuale, che magari non ha mai incontrato e con cui non lavorerà mai.
Altre aziende optano invece per un lavoro da remoto più individualizzato.
Consigli per trovare un lavoro da remoto
Una volta valutato il tipo di lavoro che si sta cercando, ha senso considerare anche i canali per reperirlo, o cercare dei consigli da persone che già lavorano da remoto.
1) Informati sui siti di settore
Ci sono diversi portali e gruppi che mettono in comunicazione lavoratori da remoto di tutto il mondo, per scambiarsi esperienze e suggestioni.
È sufficiente consultarli e interagire per farsi un'idea di come gira il mercato e di quali sono i vantaggi e gli svantaggi più comuni per un lavoratore da remoto.
Ad esempio, per i nomadi digitali c’è il sito Mind on the road, oppure Nomadi Digitali e il relativo hashtag @NomadiDigitali, e il gruppo Facebook Nomadi Digitali Italiani.
Se invece programmi di scegliere la scena internazionale abbiamo ad esempio i gruppi Facebook Female Digital Nomads, Remote Work & Jobs for Digital Nomads, Digital Nomad Jobs, e Remote Jobs.
Ci sono anche diversi account su Twitter come @Jobspresso oppure @weworkremotely.
L’importante è: prendere i consigli, ma crearsi un profilo lavorativo personale e che rispecchi al meglio le tue competenze ed esperienze.
2) Crea una rete via social
Per lavorare da remoto bisogna anche saper fare network da remoto, e LinkedIn è una delle piattaforme più adatte per tale scopo.
LinkedIn mette in contatto recruiter e lavoratori, anche se per un candidato serve creare il profilo correttamente in modo da essere notato/notata.
“Il mio primo consiglio per chi cerca lavoro da remoto è di aggiornare il proprio profilo LinkedIn” dice Caitlin Proctor, scrittrice da remoto presso Zipjob.
“I recruiter usano LinkedIn ogni giorno per cercare candidati per diversi ruoli. Il lavoro da remoto spesso dipende dalla conoscenza del computer e dalle competenze digitali. Un profilo LinkedIn ottimizzato può dimostrare entrambi”.
Qual è il primo elemento che i recruiter notano? Il titolo.
Quindi, meglio non fare una lista della spesa con nome e posizione lavorativa attualmente ricoperta: il titolo può diventare una vera e propria presentazione personale, oltre che un ottimo motivo per assumerti per un lavoro da remoto.
Ad esempio, sicuramente funzionerà meglio una dicitura come “copywriter motivato che porterà più di 100.000 visitatori unici al tuo sito. Ho lavorato presso La Mia Vecchia Azienda e sono alla ricerca di nuove opportunità di lavoro da remoto” rispetto a un più semplice ”copywriter”.
In fondo c'è sempre la sezione sommario per entrare maggiormente nei dettagli.
Allo stesso modo, si può andare in cerca di lavoro comunicando online con dei recruiter con buone connessioni, che possano indirizzarti nelle aziende nelle quali ti piacerebbe lavorare: su Talentwolf ad esempio ci si può mettere in contatto con un recruiter per chiedere consigli su posizioni più ricercate e territori in cui conviene mandare le candidature.
3) Crea una rete “di persona”
Crearsi un network online non impedisce di impegnarsi anche fisicamente per ottenere un lavoro da remoto. Luogo principe per questo genere di ricerca: i coworking.
Ce lo dice Kelly Konya, chief editor per Coworker.com, la quale sostiene che i coworking sono una fucina di creazione di nuovi rapporti lavorativi: “Se ho bisogno di consigli sul coding o sul design UX, che sono lontani dalla mia specialità, posso facilmente raggiungere i professionisti da remoto del mio co-working e collaborare con loro" sostiene Konya.
Aggiunge poi che "Facendo sapere che sono una scrittrice, le persone dello spazio hanno anche chiesto il mio aiuto, il che è stato un ottimo modo per me di trovare nuove opportunità a distanza ed espandere la mia rete”.
4) Dimostra di avere le caratteristiche del remote worker
Lavorare da remoto implica alcuni caratteristiche tipiche:
● una enorme motivazione personale
● un’organizzazione personale sistematica e che copra ogni ambito lavorativo, dalla postazione di lavoro alla gestione delle scadenze
● Una grande prontezza ad adattarsi a nuove sfide: se si lavora in smartworking solo due giorni a settimana, è fondamentale mettere in luce al colloquio per una posizione full-remote che si è pronti ad accettare una nuova sfida.
5) Padroneggia la tecnologia
Conoscere le nuove tecnologie è fondamentale per immettersi con successo in qualsiasi mercato del lavoro. I trend del recruiting cambiano, ma anche le nuove tendenze nella ricerca del lavoro, orientandosi sempre di più sul digitale. Specialmente per il lavoro da remoto!
Quindi, se desideri orientarti allo smart working dovrai dimostrare di saper utilizzare fogli di lavoro e documenti condivisi, videochat, software di condivisione del lavoro e checklist, ma anche di saper imparare rapidamente utilizzare dei nuovi software.
Un consiglio pratico? Evita di arrivare al video colloquio con il microfono che non funziona, o un eccessivo rumore di fondo.
Il lavoro da remoto è una nuova tendenza, e come tale va conosciuta a fondo prima di lanciarsi. Ma con i giusti consigli è possibile affrontarla con serenità e successo.